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Ufficio Stampa NPA
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Dichiarazione-stampa congiunta dei dirigenti nazionali pugliesi del Nuovo Partito d'Azione (NPA)
Il Nuovo Partito d’Azione prende posizione per il “caso Ilva” di Taranto esprimendo con fermezza sostegno e solidarietà alla magistratura che, lo scorso 26 luglio, ha posto un punto esclamativo alla questione ambientale del capoluogo Jonico disponendo il sequestro di sei impianti dello stabilimento siderurgico senza facoltà d’uso a fini produttivi.
La classe politica di Taranto è emblema di quel sistema basato su connivenze sospette tra politica e imprenditoria, turbocapitalismo sfrenato e ostinato menefreghismo per i diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione che, nell’ultimo ventennio, ha ridotto l’Italia ad acquitrino stagnante di giochi politici e di enormi lacune sociali. Taranto oggi annaspa in un inesistente scontro tra diritto al lavoro e diritto alla salute, frutto di decenni di ammiccamenti e sotterfugi messi in atto dagli attori politici per proteggere Emilio Riva, imprenditore la cui strada s’intreccia forse più del dovuto con due dei maggiori partiti odierni, PD e PDL, e che è famoso per episodi di mobbing aziendale, per una sentenza di Cassazione del 2005 per cui è condannato per inquinamento ambientale, imbrattamento di beni pubblici e getto di sostanze pericolose.
Riva si trova oggi agli arresti domiciliari per aver condannato Taranto ad essere una terra di morte e veleni. Una città in cui falda acquifera e pascoli sono contaminati da inquinanti, in cui la mitilicoltura, simbolo mondiale tarantino, è stato uccisa da diossine e PCB.
Il Nuovo Partito d’Azione (NPA), forte della sua solidissima tradizione di sostenitore della parte più coraggiosa e democratica della Magistratura Italiana, ritiene che il Governo, minacciando giorni addietro di sollevare uno scontro di attribuzione tra poteri in seguito alle decisioni drastiche del gip Todisco, ha mancato ancora una volta di rispetto alla popolazione rendendo palese che la magistratura oggi, per mancanze patologiche della politica intera, si trova a svolgere un lavoro che non le può appartenere, assumendo di fatto il ruolo di ultimo baluardo in difesa di una legalità minacciata quotidianamente da chi dovrebbe esserne il garante.
Noi azionisti siamo orgogliosi di esprimere vicinanza a quei tarantini che sono stanchi di veder proliferare gravi patologie in città e che, in base a quanto accertato da due perizie risalenti allo scorso marzo, vedono ogni anno morire 30 persone per l’inquinamento prodotto da impianti obsoleti e inadeguati dello stabilimento siderurgico più grande d’Europa.
Gabriele Battista (Taranto) e Salvatore De Matteis (Lecce) della Direzione Nazionale NPA
Taranto 20 agosto 2012
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DALL'NPA SOLIDARIETA' ALLA MAGISTRATURA TARANTINA |
