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Ufficio Stampa NPA
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GLI ORGANI NAZIONALI DEL 'NUOVO PARTITO D'AZIONE' APPROVANO
UN PIANO DI RILANCIO DELL'AZIONE POLITICA DEL PARTITO
Nei giorni scorsi si è svolto un dibattito in seno agli organi nazionali del Nuovo Partito d'Azione, prima in sede di Coordinamento Nazionale e, successivamente, in sede di Direzione Nazionale. Al termine dei dibattito interno, gli organi nazionali del Partito hanno approvato la nuova proposta del Presidente nazionale del Partito Quartana, una proposta tesa non solo ad individuare un nuovo percorso politico, dopo lo sconvolgimento del quadro politico ed il fallimento catastrofico della coalizione Rivoluzione Civile, un fallimento in cui il Nuovo Partito d'Azione è l'unico soggetto della coalizione che può dire di non sentirsi assolutamente coinvolto, ma tesa soprattutto a trovare un nuovo modo ed un nuovo spazio per far sì che il Nuovo Partito d'Azione, che fra pochissimi giorni celebra il suo ottavo anniversario, possa continuare il suo percorso politico avendo qualcosa di valido da dire e da dare al Paese.
Compito davvero non facile, al limite del proibitivo, se si osserva lo stato quasi catatonico della stragrande parte delle altre forze politiche, soprattutto di quelle uscite pesantemente sconfitte dalla débacle della coalizione di Ingroia.
Il dibattito interno agli organi nazionali dell'NPA ha messo in rilievo la quasi tragica situazione politica ed economica del Paese, la restrizione delle possibilità e degli spazi per tutti, anche per i tre partiti largamente maggioritari, i quali non riusciranno a mettere insieme un nuovo governo. Le scelte che si parano dinanzi l'NPA in teoria sono tre; o una alleanza con Grillo, ma è una ipotesi che cade immediatamente sia perché il movimento di Grillo non stabilisce alleanze con nessuno, sia perché l'NPA, pur comprendendo i motivi del successo elettorale dell'M5S, ritiene quest'ultimo un fenomeno politico molto pericoloso per il Paese, o continuare con la coalizione Rivoluzione Civile, ma, a parte la considerazione che il cartello elettorale RC non esiste più e che l'NPA ne è già uscito (il 26 febbraio), anche qui la strada è ormai impercorribile per tantissime ragioni oggettive, a cominciare dal dubbio più che fondato che la sinistra radicale non abbia più per i prossimi anni uno spazio elettorale autonomo. Terza ed ultima possibilità, escludendo una sterile e solitaria testimonianza, rimane quella di una strada di certo problematica, ma, a questo punto la sola che resta percorribile, almeno in teoria; una marcia di avvicinamento al centrosinistra o, quanto meno, il non escludere più a priori l'ipotesi di intraprendere questa marcia, senza cambiare nulla dei programmi e dell'identità del nuovo azionismo, però con la consapevolezza che la nuova priorità, alla luce dei risultati elettorali del 25 febbraio, è cambiata ed è diventata la governabilità.
Dalla riunione degli organismi dirigenti del Nuovo Partito d'Azione, sono scaturite inoltre altre decisioni importanti; una maggiore disposizione a considerare nel prossimo futuro la partecipazione ad elezioni amministrative col proprio simbolo, il rilancio dell'iniziativa neoazionista del "Comitato per la Patrimoniale e per la riduzione del debito pubblico", una iniziativa quanto mai attuale nel drammatico scenario di questi giorni, la nascita di Radio Orange, la radio web del Partito, e del giornale del Partito, la nascita di un Centro Studi sulla storia dell'azionismo ed altre innovative iniziative politiche che saranno man mano comunicate pubblicamente.
NUOVO PARTITO D'AZIONE
Ufficio Stampa
Roma, 25 Marzo 2013
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GLI ORGANI NAZIONALI DEL 'NUOVO PARTITO D'AZIONE' APPROVANO UN PIANO DI RILANCIO |
